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Come scegliere la scarpa antinfortunistica giusta

Come scegliere la scarpa antinfortunistica giusta

Le scarpe antinfortunistiche sono ormai un obbligo in quasi tutti gli ambiti lavorativi e possono essere suddivise in quattro gruppi principali:

  • scarpe basse: si tratta di scarpe che proteggono esclusivamente il piede;
  • scarpe alte o stivali: in questo caso la scarpa è più alta e arriva a proteggere anche la caviglia. In alcuni casi, gli stivali possono arrivare fino al ginocchio;
  • sandali: sono definiti sandali le scarpe che non prevedono una chiusura tramite lacci, ma utilizzano una cinghia in velcro che può essere aperta facilmente;
  • zoccoli: sono scarpe aperte con chiusura sul retro tramite una cinghietta, utilizzati soprattutto in ambiente sanitario o nelle cucine dei ristoranti e hanno per lo più una funzione antiscivolo.

Quali sono gli elementi fondamentali di una scarpa?

Ognuna scarpa antinfortunistica possiede diversi elementi utili a svolgere una specifica funzione protettiva, quali:

  • Puntale: Rinforzo applicato in corrispondenza della punta della scarpa, che ha lo scopo di proteggere le dita del piede da urti e schiacciamento.
  • Lamina anti-perforazione: Lamina inserita all’interno della calzatura con lo scopo di proteggere il piede dagli oggetti che potrebbero trapassare la scarpa, come ad esempio oggetti appuntiti o contundenti.
  • Suola: Questo elemento può avere diverse funzioni: antiscivolo, antiacido, anti-abrasione e antistatica. Il materiale più usato è il poliuretano compatto. Le scarpe che devono proteggere dal calore come quelle, ad esempio, degli asfaltatori e dei saldatori, sono invece realizzate in gomma nitrilica.

Come capire quale sia quella giusta per il proprio lavoro?

La cosa fondamentale per scegliere la scarpa giusta è controllare il suo livello di protezione e comprendere se questo è compatibile con le proprie mansioni lavorative. Vediamo ora in dettaglio le caratteristiche delle diverse categorie di scarpa antinfortunistica:

  • SB: La scarpa classificata con Sicurezza di Base soddisfa i requisiti principali delle norme EN345 che richiedono il puntale di acciaio da 200 Joule.
  • S1: Una scarpa S1 è dotata di un puntale d’acciaio per le dita dei piedi e di una suola antistatica con assorbimento di energia nella zona del tallone ma sprovvista di lamina antiperforazione. Questo tipo di scarpe antinfortunistiche sono indicate per coloro che non hanno particolari rischi per la pianta del piede come ad esempio magazzinieri, operatori alberghieri e dell’industria alimentare. La versione S1P possiede inoltre una lamina antiperforazione.
  • S2: Oltre ad avere le caratteristiche della classificazione S1, sono dotate di tomaia in pelle o materiali simili idonei a resistere all’acqua per 60 minuti, senza che essa penetri all’interno.
  • S3: Aumentando il livello di sicurezza troviamo le scarpe infortunistiche più comuni che hanno le caratteristiche delle calzature S1 e S2 ma in più dotate di lamina antiperforazione. Questa lamina può essere in acciaio o non metallica, ovvero in tessuto e kevlar.
  • S4 ed S5: Queste scarpe antinfortunistiche sono impermeabili al 100% in qualsiasi situazione e tempo di immersione. La versione S5 comprende anche la lamina anti-perforazione.

Oltre alla classificazione relativa al livello di protezione si consiglia di tenere in considerazione i seguenti elementi:

  • Calzata: riferita alla larghezza della scarpa in corrispondenza della pianta del piede. Per le calzature femminili, in particolare, vi sono modelli che possiedono una calzata più stretta.
  • Tomaia: a seconda del materiale della tomaia, la scarpa risulta traspirante, impermeabile o protettiva nei confronti di acidi e calore.
  • Leggerezza: il peso delle scarpe dipende molto dal materiale del puntale; il più leggero è il composito, mentre l’alluminio è un pò pesante.
  • Flessibilità: se per lavoro siete costretti a stare per molto tempo piegati o inginocchiati questo elemento richiede una valutazione primaria.