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AMIANTO: Scarica GRATIS la guida UIL sulla prevenzione e protezione

Misure di immediata gestione del lavoratore per la prevenzione e la protezione.

Pubblicata dalla Collana UIL SSL - Salute e Sicurezza sul Lavoro, il Manuale Amianto, a cura di Paolo Baroncini (Esperto Salute e Sicurezza sul Lavoro), con il contributo di Marco Lupi e Antonio Ceglia (UIL Confederale - Servizio Politiche del Sociale e Sostenibilità Settore Salute e Sicurezza sul Lavoro).

L'amianto è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Si ottiene a seguito di un'attività estrattiva, e il suo nome deriva dalla parola Asbesto che tradotto significa "Che non si spegne mai". La sua composizione chimica è variabile ed è costituita appunto da fasci di fibre molto fini, tanto che in un centimetro lineare si possono allineare fianco a fianco 335.000 fibrille di amianto paragonato alla quantità di 250 capelli per il solito spazio di un centimetro, fa capire quanto siano sottili.

I composti dell'amianto

Per la normativa italiana sotto il nome di amianto sono compresi 6 composti distinti in due grandi gruppi: anfiboli e serpentino, l'amianto serpentino è composto principalmente da amianto cosiddetto bianco chiamato anche crisotilo, dall'aspetto sfrangiato. L'altro chiamato anfibolo è composto da crocidolite (amianto blu), amosite, e tremolite, l'amosite e pochi altri.

Perché è dannoso?

La pericolosità dell'amianto consiste, infatti, nella capacità che il materiale ha di rilasciare fibre potenzialmente inalabili dall'uomo, fibre che hanno la caratteristica di dividersi in senso longitudinale anziché trasversale come le altre tipologie di fibre. I materiali più pericolosi sono ovviamente quelli contenenti amianto friabile, il cemento-amianto (o Eternit) ha una pericolosità molto inferiore dato che le fibre al suo interno sono presenti in misura dal 10% al 15%, rispetto ai materiali friabili che possono arrivare anche al 100% di presenza di fibre. La sua pericolosità è comunque legata allo stato di conservazione. Non sempre l'amianto, però, è pericoloso; lo è sicuramente quando può disperdere le sue fibre nell'ambiente circostante per effetto di qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, dilatamento di acqua piovana. Per questa ragione il cosiddetto amianto friabile che cioè si può ridurre in polvere con la semplice azione manuale è considerato più pericoloso dell'amianto compatto che per sua natura ha una scarsa o scarsissima tendenza a liberare fibre.

Indice della guida

  • Cos’è
  • Dov’è stato utilizzato
  • Le conseguenze sulla salute
  • Asbestosi
  • Mesotelioma
  • Carcinoma polmonare
  • Tumori del tratto gastrointestinale, della laringe e altre sedi
  • Placche pleuriche
  • I danni alla salute dovuti all’amianto
  • Quadro nazionale al 2015
  • Altri pareri e indicazioni
  • Lo Stato Italiano e l’Amianto
  • L’esposizione secondo l’INAIL
  • Mesotelioma, eziologia e nesso giuridico di causa 
  • Altri utili riferimenti 
  • La recente normativa sull’amianto
  • Il Piano Nazionale Amianto
  • AMIANTO - Cosa può fare il RLS
  • Programmi di controllo e manutenzione dell’amianto 
  • Normativa e Obblighi per il trattamento dell’Amianto

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