«La cava di marmo qualcosa vuole indietro». Stefano Mazzini ha 54 anni, fa il cavatore da 38. Quando racconta così, che la cava qualcosa indietro la vuole, parla di vite umane. C’è anche fatalismo, nel lavoro di chi estrae dal ventre della montagna il marmo e sa che il pericolo incombe, in ogni momento. Può finire malissimo. Con la morte. Oppure penzolando nel vuoto appeso a un’imbragatura, com’è successo a Giuseppe Alberti il 14 aprile 2016 qui a Carrara, sopravvissuto quasi per...